Positivismo

Il termine POSITIVISMO(-ismo = eccesso, quindi eccesso di positività) significa fiducia nel progresso.

Fu visto come un movimento che aprisse all'umanità un cammino di miglioramento e di prosperità. Veniva così messo al centro dell'attenzione l'idea del progresso già iniziata nel '700 dagli illuministi.

Anche il socialismo scientifico di Karl Marx e Friedrich Engels si fondava sull'idea di progresso; era però un progresso che richiedeva una lotta armata, per trasformare radicalmente il sistema sociale ed economico esistente. Il positivismo invece non parla di lotta armata ma si tratta di un progresso attraverso la ragione e le scienze sperimentali.

La causa principale che ha scaturito questo movimento è la Seconda Rivoluzione Industriale, dove le macchine iniziano ad utilizzare l'elettricità invece del carbone.

L'autore principale è Auguste Comte che nel Corso di filosofia positiva indicò tre fasi che l'umanità aveva superato:

  1. Teologica, nella quale gli uomini vedevano il mondo come un prodotto di principi soprannaturali.

  2. Metafisica, che era dominata dalla ragione ma non era basata sull'osservazione dei fenomeni.

  3. Positiva, ovvero del positivismo, nella quale gli uomini cessarono d’interrogarsi sul perché dei fenomeni ed iniziarono ad indagare il come essi si manifestano, a quali leggi ubbidiscono.

Partendo da quaste premesse Comte organizzò tutte le scienze in un sistema generale, al vertice del quale si poneva la sociologia.

Il risultato più significativo, in ambito scientifico, della cultura positivistica è costituito dalla Teoria dell'evoluzione di Charles Darwin. Questa era basata sul principio della selezione naturale: in natura, solo le specie che possiedono caratteri favorevoli all'ambiente riescono a sopravvivere e quindi a trasmettere tali caratteri alle generazioni successive.

La crisi del Positivismo e l'IRRAZIONALISMO

Negli ultimi anni dell'800 era stata messa in dubbio la fiducia nel fatto che scienza e tecnica potessero dominare il mondo, contrapponendo i concetti di crisi e decadenza. La causa di questa crisi era la prima guerra mondiale. L'irrazionalismo è l'atteggiamento di chi giudica la ragione insufficiente a interpretare la realtà e si affida ad altre forze: l'istinto, il sentimento e l'intuizione. Tra gli autori principali:

  1. Nietzsche:

    • sostiene che tutto è relativo e non esistono le certezze;

    • rifiuta la religione;

    • è convinto che l'uomo possa liberarsi dalla decadenza grazie alla sua forza di volontà e la libertà (Superuomo).

  2. Freud:

    • Vede la mente umana divisa in 3 parti:

      1. l'io coscente

      2. l'inconscio

      3. l'io morale, ovvero l'insieme delle regole che la società ci ha insegnato

    • Fonda la terapia psichiatrica che da molta importanza ai sogni per conoscere l'inconscio.

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