Émile Zola

Uno degli autori principali del Naturalismo.

Vita

Nasce a Parigi nel 1840, dopo la morte del padre fu costretto dalle condizioni economiche a fare il fattorino presso una casa editrice.

Divenne dirigente del reparto pubblicità e poté studiare i meccanismi del mercato editoriale. In seguito si dedicò al giornalismo e alla letteratura.

Compose una serie di romanzi nei quali indagò gli ambienti sociali più diversi. Dopo Teresa Raquin, Storia naturale e sociale di una famiglia sotto il Secondo Impero il ciclo raggiunse i venti romanzi, tra i maggiori Il ventre di Parigi sulla vita dei quartieri operai della città, L’ammazzatoio sulle conseguenze abbruttenti dell’alcolismo, titolo francese L’assommoir.

Altre opere:

  • Nanà sulla prostituzione e la piccola borghesia.

  • Germinale sulla vita dei minatori

  • La terra rappresentazione del mondo contadino

  • La bestia umana sulla follia omicida.

A questo cicllo ne seguono altri due: Tre città e il ciclo incompiuto dei Quattro vangeli.

L’impegno politico e civile di Zola è riassumibile nella battaglia condotta contro gli accusatori del capitano Alfred Dreyfus, a causa delle origini ebraiche è stato ingiustamente accusato di spionaggio e condannato ai lavori forzati.

Zola pubblicò sul quotidiano L’autore un esplicito atto d’accusa in seguito al quale fu condannato a un anno di reclusione.

Fuggì in Inghilterra, per poi tornare a Parigi dove morì asfissiato dalle esalazioni di una stufa.

Elaborò la poetica naturalista, negli scritti teorici di Il romanzo sperimentale.

Opera: Il Germinale

Il titolo ricorda la rivoluzione francese. Germinale è un particolare periodo dell’anno, tra marzo e aprile, in cui nel 1869 si erano verificati moti popolari.

La vicenda del romanzo s’ispira agli scioperi e alle lotte dei minatori che avevano protestato contro la riduzione dei salari decisa dai proprietari delle miniere.

Zolà rappresenta realisticamente le disumane condizioni di vita e di lavoro dei minatori ma lascia aperta la speranza in un possibile miglioramento delle condizioni.

Il protagonista è Stefano Lantier, un giovane operaio delle ferrovie licenziato per contrasti con il capofficina. Trova lavoro nella miniera di carbone di Voreux. Quando i minatori si organizzano per migliorare le condizioni di lavoro Lantier diviene uno dei capi. Le idee socialiste lo mettono in contrasto con Souvarine, compagno di lavoro russo, seguace dell’anarchismo.

I proprietari delle miniere colpiti dalla crisi abbassano i salari e gli operai entrano in sciopero. Dopo mesi di sacrifici e di fame interviene l’esercito per stroncare lo sciopero e alcuni lavoratori vengono uccisi. Gli altri decidono di riprendere il lavoro.

Souvarine fa però saltare in aria la miniera in cui rimangono intrappolati il protagonista, Catherine (di cui è innamorato), e l’ex amante di lei. Durante una lite Stefano uccide l’ex, giungono i soccorritori ma Catherine è già spirata. Stefano lascia la miniera per andare a Parigi, dove riprenderà le sue battaglie per la giustizia locale.

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