I Malavoglia

E' un romanzo sperimentale, iniziato come bozzetto marinaresco con il titolo “padron 'ntoni”. Alla base dell'evoluzione del titolo e dello stile c'era l'approfondimento della poetica del Verismo e la rappresentazione del ciclo dei vinti. Fu la diffusione di “Inchiesta in Sicilia” di Franchetti e Sonnino sulle condizioni in Sicilia ad ispirarlo. E' un romanzo sperimentale che assume la caratteristiche di uno studio sociale, l'ambiente il mondo arcaico-rurale di Aci Trezza, di cui le caratteristiche sono:

  • è realistico l'articolarsi del suo tempo; i proverbi, il ciclo delle stagioni e il lavoro dei campi, le liturgie.

  • lo spazio è rappresentato rigorosamente, i luoghi del romanzo sono quelli tipici di un paese tutto “messo in piazza”:farmacia, per gli intellettuali,il sagrato per i commercianti,l'osteria per gli operai e il lavatoio e la fontana per le donne. C'è un progresso tragico perchè ci sono novità ma gli uomini rimangono sempre uguali, c'è una pluralità di piccole storie.

Una società arcaica scossa sai primi segni del progresso

Aci Trezza è un mondo povero ma sereno, fedele da sempre alle sue tradizioni, anche quella realtà è soggetta a trasformazioni. Lui si limita ad osservare che cosa accade di nuovo, di contrasto tra vecchio e nuovo, si pone soprattutto a livello economico e produttivo.

Due personaggi tra loro opposti:

  • Da una parte Padron 'Ntoni, patriarca fedele al suo lavoro di pescatore.

  • Dall'altra c'è Zio Crocefisso, simbolo del nuovo modo di lavorare e guadagnare, è lui che facendo l'usuraio si arricchisce.

I due personaggi sono portatori di valori molto diversi, il primo difende l'onestà, mentre il secondo l'utile. Un terzo personaggio è il giovane Ntoni che vuole essere ricco e la sua frase preferita è : “ mangiare pasta e carne ogni giorno”. Per questo si allontana dal suo paese ma fallisce e ritorna, poi però si da al contrabbando ma viene arrestato. La trama del racconto s'incentra esattamente sul punto di passaggio dal vecchio al nuovo: ritrae la tentazione di cui persino padron 'ntoni cade vittima. Anch'egli cede alla brama del meglio, al desiderio di migliorare la propria condizione economica: da pescatore vorrebbe farsi piccolo imprenditore per la pesca. Per questo motivo s'impegna in un affare per il quale ha bisogno di un prestito, lo chiede a zio Crocifisso ma non sarà in grado di pagarlo a causa del naufragio della barca e di tutto il suo carico: la disgrazia manda in rovina la famiglia.

La sperimentazione linguistica e il discorso indiretto libero

Il romanzo di Verga si segnala anzitutto per la novità linguistica, che non è il dialetto siciliano ma una sorta di italiano dialettizzato. E' una lingua che non esiste realmente, ma viene costruita dallo scrittore. Diventa l'espressione viva di una cultura popolare, con all'interno i proverbi, modi di dire, credenze religiose,usanze tradizionali e molto altro.

Il coro paesano

Usando questa tecnica narrativa Verga asseconda l'esigenza di oggettività: può dunque rappresentare sulla pagina quel coro paesano che è il vero protagonista-narratore del romanzo. Il narratore non scompare mai del tutto: egli indossa di volta in volta la maschera del personaggio che gli interessa, assume i pensieri e le parole ora dell'uno ora dell'altro dando l'impressione che sia un'intera comunità a parlare.

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