Nascita della Repubblica di Weimar

La caduta della monarchia:

La crisi del primo dopoguerra fu molto acuta nei paesi sconfitti, in particolare in Germania dove la fine del conflitto si accompagnò a un vuoto di potere, l'imperatore abdicò mentre veniva proclamata la repubblica. Due giorni dopo il nuovo governo firmò l'armistizio a Compiègne.

La “pugnalata alle spalle”:

Il governo repubblicano era però troppo debole per mantenere l'ordine in un paese sconvolto dalla sconfitta e dall'armistizio che prevedeva condizioni durissime. Si creò così il mito della “pugnalata alle spalle”, per cui la sconfitta della Germania sarebbe stato frutto del tradimento organizzato dalle forze che avevano dato vita alla repubblica e non dell'insostenibile situazione militare.

La rivolta di Berlino (gennaio 1919):

La rivolta fu guidata dal Partito comunista tedesco nel 1919, era nato ufficialmente la Lega di Spartaco di Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg usciti dal partito democratico con molte polemiche. Gli spartachisti si contraddistinguevano per una critica al leninismo, essi non avevano alcuna fiducia nella capacità dei socialdemocratici di rivoluzionare le strutture del vecchio stato imperiale. La “settimana di sangue” e la morte di Liebknecht e della Luxemburg: La rivolta tuttavia venne repressa nel sangue dal governo in quella che viene chiamata “settimana di sangue” dove Liebknecht e la Luxemburg vengono arrestati e uccisi senza processo.

La Costituzione della repubblica di Weimar:

Le elezioni per un'Assemblea costituente che si era riunita a Weimar e aveva elaborato una nuova Costituzione, che entra in vigore nel 1919, la quale trasformava la Germania in una repubblica federale. Il parlamento era l'organo sovrano cui spettava il potere legislativo; il cancelliere rispondeva del proprio operato al Parlamento e veniva nominato da un presidente, eletto ogni sette anni direttamente dal popolo. Al presidente la Costituzione accordava anche il potere di sospendere in caso di emergenza le libertà civili.

I problemi politici ed economici della Germania:

Si trovava in una disastrosa situazione economica postbellica, aggravata dalle esorbitanti richieste di risarcimenti di guerra avanzate dai paesi vincitori, dovevano inoltre pagare 269 miliardi di marchi in oro e non in merci o lavoro. Ma la Germania non era in grado di pagare anche perché le difficoltà erano accentuate per questi motivi:

  • Chiusura dei suoi mercati tradizionali invasi da francesi, inglesi e americani

  • La perdita delle colonie

  • La privazione di risorse fondamentali come il bacino minerario di Saar.

    La richiesta della Germania di dilazionare i pagamenti fu rifiutata dalle potenze alleate.

Produzione bloccata e “iperinflazione”:

Ci sono problemi di riconversione post-bellica e la situazione si aggravò ulteriormente quando il governo tedesco iniziò a mettere il circolazione più banconote soprattutto nei confronti del dollaro. I prezzi aumentarono a dismisura e c’è un grave abbassamento della qualità della vita.

La Francia occupa la Ruhr e impedisce la ripresa della Germania:

C’è un disordine economico e monetario. Dovettero perciò sospendere il pagamento dei risarcimenti di guerra in marchi-oro. La Francia reagì occupando territorialmente il bacino minerario di Ruhr, un’altra regione fondamentale e l’unico risultato fu il risentimento dei tedeschi e di esasperare il nazionalismo e le correnti di destra, che in molti casi facevano capo a ex ufficiali

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