I fascismi in Europa e l'Asse Roma-Berlino-Tokyo

I fascismi in Europa

Tra gli anni venti e trenta si instaurarono in Europa dei regimi totalitari, quasi tutti ispirati al fascismo italiano. In Austria nel 1932 salì al potere Engelbert Dollfuss che trasformò il paese in senso autoritario e che dovette fronteggiare i progetti tedeschi di annessione dell’Austria. Nel 1934 un colpo di stato organizzato da Hitler fallì ma Dollfuss fu assassinato e il paese fu sempre più esposto alle mire tedesche. Sorsero dittature sulla penisola balcanica in Iugoslavia, Grecia e Bulgaria. Anche Ungheria, Polonia, regioni balcaniche, la Finlandia, la Romania videro l’ascesa dei regimi di tipo militare. Il fenomeno riguarda anche la penisola iberica, in Portogallo, nel 1926, si instaurò una dittatura guidata da Antonio de Oliveira Salazar che sarebbe durata 35 anni.

Il riarmo nazista e l'Asse Roma-Berlino-Tokyo

Una volta nominato cancelliere, Hitler mostrò l’aggressività del nazismo anche al resto dell’Europa. Nell’ottobre del 1933 la Germania si ritirò dalla società delle nazioni. Dopo la riannessione della Saar Hitler cominciò a potenziare l’esercito e nel marzo 1936 occupò la Renania violando il trattato di Versailles. Francia e Inghilterra non seppero reagire esprimendo solo una condanna alla Germania. Hitler nel frattempo cercò un accordo con Mussolini che era molto vicino all’Austria ma dopo la morte di Dollfuss e soprattutto dopo la guerra d’Etiopia si trovò in una posizione di isolamento e così si alleò con la Germania attraverso l’Asse Roma-Berlino. Germania e Italia trovarono anche il sostegno del Giappone che, dopo l’occupazione della Manciuria, era uscito dalla società delle nazioni e pochi anni dopo aderì all’Asse Roma-Berlino-Tokyo

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