La politica estera

La prima fase: ricerca della pace e revisionismo:

Mussolini aveva la volontà di creare un’atmosfera di pace e si impegnò per una revisione dei trattati di pace. Per questo motivo l’Italia rinsaldò i rapporti d’amicizia con l’Inghilterra, mentre si mostrò ostile alla Francia, che era contraria a ogni rivendicazione coloniale dell’Italia

La seconda fase: inasprimento dei rapporti internazionali:

In una seconda fase volle affermare il potere oltre confine incoraggiando il militarismo e il riarmo, ciò determinò un inasprimento dei rapporti internazionali.

Un'anacronistica avventura coloniale:

L'alleanza però si spezzò pochi mesi dopo quando Mussolini decise di rompere gli indugi ed attacca l'Etiopia, l’Italia aveva già eritrea e Somalia e con l’Etiopia si conquista il corno d’Africa. Gli scopi sono due: dimostrare forza regime e trasferire manodopera italiana in Etiopia.

L'aggressione all'Etiopia e le sanzioni della Società delle Nazioni:

L’iniziativa di questa campagna è che bande etiopiche entrano nel territorio italiano dell’Etiopia, e lui sostiene che vuole civilizzare la popolazione. L’Italia è colpevole di aggressione con sanzioni che prevedono blocco fornitura armi in Italia, rifiuto di fare prestiti all’Italia, divieto di acquistare italiane. Alcuni stati non obbediscono come gli Stati Uniti e la Germania quindi questa sanzione non funziona. Nasce l’impero dell’Africa orientale e il re diventa anche imperatore.

L'avvicinamento dell'Italia alla Germania:

L’Italia viene espulsa dalle nazioni unite perché disobbedisce e con questo non ha più appoggi all’interno dell’Europa e così Mussolini si avvicina alla Germania. Nel 1936 accordo con Germani chiamato asse Roma Berlino firmato da Galeazzo Ciano(genero di Mussolini). Non è una vera e propria alleanza ma solo un rapporto stretto.

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